LA RIGENERAZIONE - POLO DEL 900 - ITALIA NOSTRA A CONVEGNO

 


Pomeriggio 28 scorso, come annunciato, si è svolto l'incontro/convegno, organizzato da Italia Nostra Piemonte sul tema " controverso" della rigenerazione. Perchè controverso l'ha raccontato ad inizio convegno, la nostra Presidente Regionale Adriana My, ricordandoci, come troppo spesso, essa venga declinata in maniera radicale, ossia liberi tutti, si rade al suolo e si ricostruisce, dove il risultato sarà comunque la perdita del passato e non solo urbano/edilizio, ma anche sociale. Rigenerare vorrebbe invece significare, prima di tutto, ridare la vita, anche nel necessario cambiamento, realizzando una coesistenza tra rinnovamenti edilizi e urbani e umanità che deve esserne partecipe di questo processo.


Il pomeriggio, moderato dalla Vice Presidente Teresa Roli, ha visto molte sezioni: Torino/Cuneo/ Vercelli/Verbano/Cusio/Ossola/Pinerolo, assente giustificata quella di Novara, per presentare le loro relazioni, testimonianze dai territori di un cambiamento che avanza comunque nel nome del rigenerare non solo edilizia, ma anche urbanistica, paesaggi e ambienti. Una panoramica critica e attenta sulla realtà in trasformazione, dove, come sottolineato dall'Architetto Roli, le istanze "politiche" ( vedi anche fondi PNRR) tendono a prevalere, piegando agli interessi contingenti normative di tutela, dichiarazioni di principi, che tali rimangono.

Roberto Gnavi, Presidente della Sezione di Torino ha portato in convegno l'esperienza del parco del Meisino. Una realtà naturale alla confluenza della Stura con il Po che i generosi fondi del PNRR possono trasformarlo in quello che non é, ossia un'area che perde la sua connotazione naturale con l'inserimento di attività che, pur di gioco e sport, poco si giustificano rispetto alla conservazione delle caratterisrtiche naturali. Una rigenerazione dunque che rischia di prendere una strada sbagliata, un'accelerata non necessaria per la conversione di un ambiente dove, interventi più circoscritti e certamente meno costosi, sarebbero stati quelli necessasri.









Il Professor Regis ha contribuito al convegno, con l'illustrare la negatività della scelta del parco della Pellerina quale sede del nuovo ospedale di Torino nord. Non ha avuto remore nel denunciare l'errore e l'orrore della scelta che non ha rispettato la storicità dei luoghi, ciò che l'area era stata a servizio della città e che l'inserimento delle sei torri ospedaliere cancelleranno dalla fruizione pubblica e dalla memoria colletiva della città.








 
Alberto Collidà, Presidente della Sezione d Cuneo, ha portato in convegno il caso Elba. Un Comune di 72 abitanto che si è visto "beneficiato" da un finanziamento PNRR senza precedenti, molti milioni di euro, per un progetto che, sradicato dal suo contesto culturale e sociale, ha visto nel suo corso travolgere anche gli intenti iniziali per diventare una sperimentazione moderna innestata su di una realtà ben diversa, tanto da esserne messe in forse gli esiti e i risultati.








Piero Vallenzasca della Sezione del Verbano/Cusio/Ossola, ha narrato il caso del Comune di Madonna del Sasso, posto tra il Cusio e la Val Sesia che, nonostante la sua potenziale attrattività, muore per il crollo demografico e anagrafico. Ha perso alcune funzioni fondamentali che legano una comunità, degrada nella sua, pur pregevole, edilizia storica, e gli abitanti superstiti, subiscono l'attrattiva della modernità, perdendo la qualità dell'abitare in un ambiente rurale a favore di modelli urbani. Eppure, con riferimento alla normativa che pure esiste, qualche progetto PNRR avrebbe potuto tentare di avere successo. Ma qui rigenerare, meriterebbe fosse declinato nel suo significato più proprio, cioè quello culturale.








Filippo Pirazzi, Presidente della stessa Sezione, ha narrato la vicenda della ricerca infinita del sito per il nuovo unico ospedale Provinciale. Ogni Comune di peso, ha candidato aree libere, in un territorio che soffre da anni di deindustralizzazione e dove anche l'esperienza pubblica di un polo dello sviluppo e della eccelenza tecnologica, progettato da Aldo Rossi ( Il Tecno Parco del Lago Maggiore), da 15 anni è in corso di liquidazione. La Sezione ha indicato quel sito, peraltro logisticamente perfetto, perchè possa essere rigenerato per l'importante funzione sanitaria pubblica che potrebbe svolgere, preservando nuovo uso del suolo. La scelta è in corso, ma pare non sarà breve. Ancora una volta una programmazione pubblica seria stenta nei propri intenti.



Giordano, Presidente della Sezione di Vercelli e Val Sesia, sposta l'ottica della rigenerazione sul paesaggio. La pianura risicolta Vercellese, progressivamente, ha perso i suoi connotati paesaggisti: l'alternanza tra le camere delle risaie, le siepi e i filari alberati che le separavano. Rischia se non lo è già di subire le esigenze di un'agricoltura dove la meccanizzazione si sta trasformando nella robotizzazione. D'altro lato la logistica, con le sue richieste di consumo onnivoro di suolo trasforma le prospettive, gli stessi orizzonti storicamente percepiti, mentre il foto voltaico a terra, e la " finzione " dell'agri foto voltaico sono le nuove e ultime insidie.






 
La Sezione di Pinerolo, con il suo Presidente Falvio Cantone ha condotto i presenti lungo il percorso delle revisioni dello strumento urbanistico della città: la sparizione della memoria storica dei luoghi, rigenerati in altro o nella loro cancellazione radicale I luogi del lavoro agricolo e industriale travolti da un dichiarato adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale, tutto da dimostrare. Un' altro di quei percorsi dove altre logiche prevalgono ben al di là degli intenti normativi più virtuosi. Quella logica che Teresa Roli vede avanzare senza più freni istituzionali o di controllo.





















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