REGIONE: LEGGE URBANISTICA- LE ASSOCIAZIONI ALLA PROVA DEL COORDINAMENTO

 
Di fronte agli importanti appuntamenti che l'Ente Regione ha avviato per giungere a varare una nuova legge urbanistica o una revisione profonda di quella attuale ( la 56/77), le Associazioni ambientaliste che operano sul territorio: Legambiente/ Pro Natura Torino/Salviamo il Paesaggio e certamente Italia Nostra (presente Teresa Roli e come uditore il redattore di questo post) provano a coordinarsi tra loro per verificare la possibilità di presentarsi uniti a quegli appuntamenti. Forse non sarà facile o facilissimo, ma il tentativo è giusto che sia fatto e anche lo sforzo di dare ad esso un positivo esito. In vista di tutto ciò ( ci sarà una nuova convocazione ai primi di novembre da parte della Regione sul tema) nel pomeriggio dello scorso primo ottobre si è svolta la riunione delle Associazioni con all'ordine del giorno il tema che abbiamo enunciato. Due ore di discussione in remoto hanno permesso che ognuna delle Associazioni presenti fornisse il proprio contributo. L'esame è stato ampio partendo dal punto in cui le proposte legislativa regionali ( in realtà sono al momento 2) si stanno attestando. Non c'é ancora certezza se la legge urbanistica sarà una nuova legge o "solo" una revisione ( questa volta definitiva) della enne volta modificata 56/77). Probabilmente prevarrà la seconda soluzione  non fosse che per ragioni di tempi, perchè tutti hanno urgenza e al proposito è trapelato che le strutture regionali stanno lavorando sulla revisione generale del testo della 56/77. Da qui la domanda che le Associazioni si sono poste se sia meglio presentarsi con un documento che fissi punti fermi e irrinunciabili di fronte a modifiche legislative, quale che sia  la loro impostazione o se invece sia opportuno, già in questa fase, lavorare sul testo della legge vigente proponendo modifiche, pur in assenza di una formale proposta dell'Ente Regione. La posizione non è univoca. Vero è che le due posizioni non sono inconciliabili e possono coesistere, comunque la seconda delle due richiede un impegno notevolissimo. Sulla prima invece è anche più facile trovare una convergenza delle Associazioni  e alcuni temi sono già stati trattati durante l'incontro con una significativa convergenza. Quel che è certo è che le preoccupazioni riguardo l'esito della legge, sono preoccupazioni di tutti i gruppi ambientalisti:velocizzazioni eccessive delle procedure/taglio dei momenti partecipativi pubblici/ introduzione della separazione nei piani regolatori tra parti strutturali e parti operative/superamento delle VAS/abbandono del criterio quantitativo degli standard/inadeguatezza delle strutture tecniche comunali e Provinciali a fronte dei nuovi impegni cui sarebbero chiamati/mancanza di trasparenza dei processi, sono solo alcuni degli aspetti problematici sui quali probabilmente impatterà la nuova legge. La discussione è dunque aperta così come il coordimento affidato a Flavia Bianchi che ha assegnato tre settimane di tempo a tutte le Associazioni per fare avere i loro contributi in vista della convocazione di novembre. Si proverà, sulla loro base, a stilare un documento unico da produrre al tavolo regionale.  Vedremo.

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