ITALIA NOSTRA NAZIONALE: LA POSIZIONE DEL COORDINAMENTO REGIONALI

 

 Riportiamo una sintesi del documeto espresso dalla riunione del  Cordinamento delle Regioni, espresso in data 05/10 scorso alla vigilia dell'insedimanetro del nuovo Consiglio Nazionale dell'Associazione .

Coordinamento dei Consigli Regionali di Italia Nostra, 05/10/2024 in presenza in sede nazionale Viale Liegi 33 Roma.

Presenti: PIEMONTE, Roli; LOMBARDIA, Longaretti, VENETO, Fersuoch; FRIULI VENEZIA GIULIA, Bosa; EMILIA ROMAGNA, Ferrari, Foschi, ( Del. Pianificazione territoriale); TOSCANA, Ficini; MARCHE, Sebastiani; CAMPANIA, Maresca, De Falco (Ref. Pianificazione territoriale); BASILICATA, Totaro; PUGLIA, Giglio; CALABRIA, Malatacca; SARDEGNA, Gargiulo, Morittu, (Ref. Pianificazione territoriale); SICILIA Immè. Consigliere nazionale : Del Vescovo.



Il Coordinamento dei Consigli Regionali del 05/10/2024 si esprime con particolare riferimento alle questioni urbanistiche e paesaggistiche attraverso questo documento:

"Nel momento in cui ci rendiamo conto di calamità naturali non più eccezionali, ribadiamo quelle ragioni del territorio progressivamente negate dalle semplificazioni normative.

La stessa necessità di fonti energetiche alternative non può fermare il dovere di tutelare e pianificare un territorio fragile e ricco di presenze culturali ambientali e naturali irripetibili. E’ la missione primaria di Italia Nostra.

La prevenzione sismica a quella idrogeologica sembra dimenticare studi sistematici per interventi preventivi rispettosi di tecniche e materiali, come i Piani Urbanistici Generali, quelli Regolatori e Attuativi, i Piani Paesistici, di Bacino e Forestali, dotati di norme cogenti e Uffici pubblici muniti delle necessarie competenze e in collaborazione fra loro.

Con una nuova calamità ancora in atto esce il Piano Speciale Preliminare del Commissario straordinario di Governo alla ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione del 2023, predisposto nel marzo 2024, con indirizzi e analisi, che prende atto della necessità di interventi unitari e preventivi.

Il proliferare di provvedimenti nazionali e regionali tendenti a sottrarre ogni strumento di tutela del paesaggio, dei centri storici e del patrimonio culturale in genere, giustificati dall’attuazione del PNRR e della “Rigenerazione urbana contro il consumo di suolo”, richiede l’attività di contrasto e indirizzo svolta da Italia Nostra, prima fra le Associazioni nazionali, unica ed insostituibile, come è stata fin dalla sua origine.

Il Coordinamento dei Consigli Regionali, deliberato dal CDN nel 2007, con particolare attenzione ai temi dell’urbanistica e della tutela paesaggistica svolti dalle Regioni e dagli Enti locali di concerto con lo Stato, costituisce uno strumento di confronto reciproco si di partecipazione del territorio alle scelte del Consiglio nazionale. In particolare, l’ultimo verbale del Coordinamento CR (allegato a quello del CDN del 8 marzo 2024) indicava OBIETTIVI E PRIORITA’ PER LA PROSSIMA CONSILIATURA e prendeva atto delle situazioni di conflitto presenti in diverse regioni fra la conservazione del patrimonio e le nuove norme promosse in campo urbanistico e ambientale, sottolineando anche il rischio crescente per il verde urbano.

In avvio del precedente mandato, nel CDN dell’18.5.2021, era stato presentato l’APPELLO, sottoscritto da più associazioni, (v. sito nazionale): "La Rigenerazione urbana salvaguardi la città storica", che già metteva a fuoco l’esigenza di rilanciarne la tutela con strumenti urbanistici adeguati alle conoscenze delle realtà fisiche, sociali e culturali del patrimonio esistente e altresì di esigenza di interventi di edilizia popolare pubblica.

Fra i temi urbanistici emersi nel corso del mandato 2021/2024 si ricordano:

  • le analogie riscontrate nelle ultime Leggi urbanistiche regionali in nome della Rigenerazione urbana e del contrasto al consumo di suolo, in particolare le situazioni di Milano, Bologna e Napoli, con aumenti incontrollati di volume e saturazione delle aree libere anche nei centri storici;

  • Il rapporto evidente fra Semplificazione procedurale e complicazione normativa che porta alla paralisi degli uffici preposti e alla sostanziale “eclissi” dell’urbanistica per favorire l’attrattività immobiliare;

  • Il devastante consumo di suolo in continuo aumento nonostante gli allarmi .

  • Il declino della funzione dell’Istituto Nazionale di Urbanistica e degli Ordini professionali che interpretano in modo corporativo gli interessi di categoria: vedasi dibattiti in corso su nuova Legge dell’Edilizia, Piani casa, semplificazioni normative condoni.

  • La mancata collaborazione fra Ministero dei Beni Culturali ed enti locali per la tutela paesaggistica;

  • Le trasformazioni della città e la perdita dei confini e delle regole per la politica dei centri storici;

  • Il rapporto fra qualità dell’aria, cambiamenti climatici, consumo di suolo e energie rinnovabili per le quali urge la definizione delle zone non idonee;

  • Il Coordinamento ricorda le principali azioni intraprese:

     Omissis


A fronte della complessità in materia di pianificazione urbanistica e di tutela paesaggistica, compromesse anche dall’atterraggio del PNRR, a fronte anche dell’emergenza climatica collegata con quella energetica, sempre più è necessario che Italia Nostra, mantenendo la sua struttura di associazione nazionale, veda l’apporto del Coordinamento delle sue rappresentanze Regionali al tavolo del CDN. Apporto di conoscenze e competenze di intervento in ambito di Legislazione Regionale – sempre più pressante - che deve trovare sponda negli interventi presso il Governo centrale, verso il quale portatore deve essere il Direttivo nazionale. Direttivo nazionale che oggi, dopo il rinnovo elettorale vede esclusa la rappresentanza di 5 Regioni. Solo una sinergia tra problematiche territoriali e politica di indirizzo centrale può garantire significative azioni coese e coerenti, evitando derive o protagonismi che nulla hanno a vedere con la storia e l’identità della nostra Associazione senza conflitti di indirizzo.

La nuova configurazione dell'Associazione quale APS deve garantire comunque la consequenzialità delle azioni condotte, la rappresentanza della base sociale, la capacità di supporto alle istanze locali quando coerenti con i fini statutari.

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