NOVARA: L'ATTACCO AL SUOLO



Continua l'allarme che da tempo viene rilanciato riguardo la riduzione di suolo libero che il territorio di Novara città sta subendo in questi ultimi anni. La " felice" collocazione sembra che l'abbia fatto diventare un obiettivo interessante per le imprese della logistica e dell'e-commerce. Non solo capannoni che, via via, accerchiano la città, le grandi aree dello scambio ferro/gomma e la nuova infrastrutturazione stradale, figlia anch'essa dei primi. Un complesso di investimenti che erodono il territorio a ritmi sostenuti, ma non sostenibili; passo passo, insieme all'economia si cambia il paesaggio e l'identità di una terra già a forte presenza agricola. Da più parti si lanciano allarmi, ma la politica non sembra attrezzata per resistere, sembra incapace di indicare nuove strade per la crescita, mentre l'ossessione e il miraggio del Pil è diventato il nuovo mantra degli Stati soffocati dai debiti sovrani che essi hanno generato inconsapevoli delle conseguenze future. L'ambientalismo si mobilita, prova anche le strade del contrasto giurisdizionale, ma intanto i Governi non ascoltano le loro richieste e il suolo diventa l'oggetto di conquista mentre le dichiarazioni universali vanno tutte da un'altra parte ma chi le sottoscrive se le dimentica il giorno dopo.





 

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