20 OTTOBRE : IL CONVEGNO

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Ritenuto fosse importante dare un segnale, rivolto in primis alle istituzioni, sulla situazione di sostanziale stallo in cui giace il Piano Paesaggistico Regionale, ieri, venti ottobre, presso la sede dell'archivio di Stato di Torino, è arrivato il giorno promesso e la riuscita dell'incontro, non certo scontata visti i temi, non facili, in locandina, è andata forse anche oltre le previsioni, sia per il numeroso pubblico presente, sia per l'interesse degli argomenti trattati. Un impegno durato il tempo di un'intera giornata, con un breve intervallo ristoratore. E' toccato alla nostra Presidente Regionale, Prof.sa Adriana My, fare gli onori di casa, introducendo con i saluti ai presenti e con la relazione di apertura. Alla tenace Teresa Roli, figura storica dell'ambientalismo Torinese legata, da sempre, a Italia Nostra e Consigliera Nazionale dell'Associazione , è toccato svolgere il ruolo di conduttore e moderatore del convegno, presentando, via via, i singoli interventi e interfacciandosi con i relatori. Quanto allo svolgimento, "l'onore" di aprire le relazioni è spettato all'Architetto Giovanni Paludi, Responsabile del Settore Paesaggio, in rappresentanza della Regione Piemonte, il quale ha disegnato. a tinte chiaro/scure, il momento di attuazione del Piano, evidenziandone i nodi critici, ma esprimendo anche un giudizio moderatamente ottimista circa il suo stato. Non poteva essere diverso, considerato il ruolo rivestito dal relatore che certamente non aveva delegata ad esprimersi per conto della parte politica dell'Ente, verso la quale si è impegnato a riportare le sollecitazioni che il Convegno voleva esprime affinché un nuovo impulso e stimolo sia data all'attuazione di quel Piano. L' Architetto Cristina Lucca, della Soprintendenza di Torino, ha centrato la Sua relazione sulle vicende storiche del sistema delle tutele che, da inizio del secolo passato, sino ad oggi, si non succedute, con particolare riferimento al contesto della città di Torino e del suo intorno. Una rivisitazione del passato per arrivare all'attualità di oggi ed al tema del Convegno. Il Dott. Giovanni Lovasio già Presidente Nazionale di Italia Nostra e magistrato a riposo, ha svolto il tema, già criticamente sottolineato nel titolo del suo intervento, della novazione Costituzionale che ha introdotto la nuova formulazione dell'articolo 9. E stato un intervento che, attraverso una lettura critica del testo riformulato di quell'articolo, ne ha messo in evidenza non gli aspetti in apparenza positivi, ma quelli fortemente negativi che rischiano di minare la tutela del paesaggio, subordinandola, sempre e ovunque alla preminenza di una tutela ambientale, contenitrice di altre spinte e esigenze. Fiorenzo Ferlaino, già dirigente dell'IRES, ha svolto il tema del consumo del suolo, colpevole dell'avvenuto spopolamento e abbandono dei borghi d'Italia, non solo di quelli montani, invocando l'esigenza di porre fine a questa distruzione antropica e di valore, anche patrimoniale, fissando da oggi e subito il consumo 0 non come obiettivo lontano, ma come norma urgente e cogente. E' toccato poi ai rappresentanti delle istituzioni locali prendere la parola. Il Dott. Eugenio Gambretta nel ruolo di Vice Presidente Regionale della Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia, è entrato nel vivo dei problemi che "affliggono" quegli Enti, specie nelle loro realtà più frammentate e marginali, ricordando le difficoltà oggettive che possono incontrare nell'affrontare una revisione dei loro strumenti urbanistici, non fosse per l'impegno di risorse finanziarie che richiede e di cui non dispongono. Un intervento franco e aperto dove il tema della tutela dei territori è stato però apertamente condiviso. Più sofferto l'intervento del Dott. Roberto Colombero, Vice Presidente Regionale dell'UNCEM, testimone dell'abbandono alpino, delle realtà che, giorno dopo giorno si spengono e dove il tema della tutela sembra quindi dover essere messo in subordine rispetto a quello della sopravvivenza. Alla Prof. sa Angioletta Voghera dell'Università di Torino l'onere di un intervento legato alla pianificazione, o meglio ai tanti livelli della pianificazione che stanno alla base di una corretta tutela. Il Dott. Gabriele Bovo, della città Metropolitana, anticipando il suo intervento inizialmente previsto per il pomeriggio, ha illustrato, in concreto, gli esempi, con tutte le difficoltà incontrate e superate, in corso di realizzazione di interventi di tutela e di rinaturalizzazione di territori demaniali, legati anche all'utilizzo dei fondi europei del PNRR.
Dopo brevi interventi del pubblico, una meritata sosta ha aggiornato i lavori del Convegno per le ore 14:30. Puntuale la ripresa nel pomeriggio con l'avvio dei lavori affidati al Dott. Roberto Saini, Presidente dell'Ente di gestione dell'area protetta del Po e Ticino. A lui l'onere di illustrare la vita operativa di un Ente impegnato nella protezione di un'area vasta quale l'intera asta fluviale del Pò, dall'origine sino ai confini Lombardi. Il tema della pianficazione torna anche in questo intervento, unitamente agli esempi concreti di gestione operativa quali sono stati quelli che hanno visto l'Ente proporre e ottenere i recuperi ambientali dei siti di estrazione di sabbie fluviali. Il Prof. Marco Devecchi, Presidente dell'Accademia dell'Agricoltura di Torino, ha accompagnato i presenti lungo i paesaggi agrari Piemontesi, con le loro particolarità e tipicità, valori infungibili e, auspicabilmente, intoccabili. Il Dott. Pier Giorgio Terzuolo, responsabile d'area dell'IPLA, ha disegnato lo stato dell'arte del patrimonio arboreo regionale, l'entità boschiva, le sue diversità; un patrimonio quantitativamente molto importante, niente affatto ridimensionato, sempre in crescita assoluta con luci e ombre circa la sua gestione e il suo stato. Un ulteriore intervento sul tema costituzionale è stato affidato alla Professoressa Alessandra Algostino. Una difesa dei valori originari della Costituzione, un inscindibile nesso tra tutele del paesaggio e democrazia. Il paesaggio è di tutti, non ha classi o ceti, non vuole essere patrimonio solo di alcuni e con questa difesa " Costituzionale " dei principi intangibili di essa, non senza un voluto richiamo critico alle introdotte modifiche dell'articolo 9, il Convegno è andato verso le sue conclusioni, affidate ad un intervento più "leggero". La Sezione locale del Verbano/Cusio/Ossola ha illustrato con un video un esempio concreto di applicazione o forse distorta applicazione delle regole del PPR. Un richiamo perché via sia vigilanza e attenzione nella applicazione delle sue normative, specie quando sono cogenti e non fungibili. Comunque un segno di allarme che non deve essere sottovalutato e taciuto. Le conclusione finali sono state affidate alla nostra moderatrice, Architetto Roli, che ha interloquito con gli ultimi interventi del pubblico. La Presidente My, ha poi chiuso definitivamente il convegno con un ringraziamento esteso a tutti e manifestando la propria soddisfazione per la sua buona riuscita. La registrazione audio/video del convegno sarà a giorni disponibile sui social.

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