C.SO BELGIO: UNA QUESTIONE VERDE

     Italia nostra a fianco del comitato popolare. Il Comunicato  


Associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico artistico e naturale della Nazione

Consiglio Regionale del Piemonte

Via Massena, n. 71 – 10128 Torino

Tel. 011/500056; email piemonte-valledaosta@italianostra.org


Torino, 22.08.2023

oggetto: alberate di c.so Belgio

prot. n. 29/23



L'Associazione Italia Nostra, nell'ambito dei propri fini istituzionali che dal 1955 prevedono compiti di tutela salvaguardia e conservazione del patrimonio storico artistico e naturale della Nazione, difesa del paesaggio e del patrimonio culturale in data 4 Luglio scorso aveva preso atto di quanto stava succedendo in C.so Belgio ed aveva scritto una lettera al Sindaco della cittĂ  per esprimere il proprio disappunto circa la volontĂ  del Comune, delibera n. 528 del 26 luglio 2022, di abbattere 240 aceri, contro la volontĂ  dei residenti che non erano statti preliminarmente informati.

La nostra Associazione aveva espresso la propria decisa contrarietĂ  all'abbattimento previsto ed aveva motivato tale contrarietĂ  con il fatto che questa operazione avrebbe avuto conseguenze gravi dal punto di vista ambientale, che sarebbero ricadute innanzitutto sulla vita dei residenti oltre che sul decoro della zona. Dal punto di vista sanitario studi dell'OMS hanno dimostrato che gli alberi rimuovono grandi quantitĂ  di inquinamento aereo e migliorano la qualitĂ  dell’aria, e che l'asma nei bambini è molto inferiore in aree con maggior numero di alberi lungo le strade; piantare alberi in aree con elevato inquinamento, incroci, semafori... produce un proporzionale maggiore effetto di rimozione degli inquinanti, rispetto agli alberi nei giardini; le osservazioni sotto un singolo albero mostrano riduzione del PM10 del 20% nell’aria, e i maggiori benefici si ottengono con 2-3 file di alberi vicini. Una recente ricerca ha analizzato l’impatto benefico del verde sulla vita della popolazione usando modelli matematici: 850 vite salvate all’anno, 600mila attacchi respiratori in meno, un risparmio sui costi di salute di circa 7 miliardi di €!

Come ormai tutti sappiamo il Lotto n. 3 della Manutenzione Straordinaria Forestazione Urbana prevede la sostituzione degli aceri negundus presenti con altre piante di dimensioni piĂ¹ contenute.

Gli attuali alberi presenti in c.so Belgio vengono considerati dalla delibera “in condizioni di criticitĂ ” ma non vengono riportati i necessari, indispensabili dati sullo stato di salute dei singoli aceri. Crediamo che non si debbano abbattere piante se non per un fondato ed effettivo rischio di caduta, che qui non appare evidente.

Inoltre il corso riveste la qualifica di “bene culturale” (art. 10 e s. del DLS 42/2004) per cui per abbattere gli alberi sarebbe necessaria l'autorizzazione della Soprintendenza, che qui manca.

Va anche tenuto presente che nel periodo primavera estate sono vietati gli interventi che possono disturbare la riproduzione dell'avifauna selvatica (art. 9 Direttiva 4/2009/147/CE) esecutiva in Italia con L 157/1992 e smi.

Non possiamo non vedere nell'intransigente proposito di procedere con l'abbattimento di interi filari di alberi l'obiettivo, umanamente comprensibile ma contrario all'interesse generale, di evitare un lavoro di riprogettazione, certo impegnativo ma in questo caso doveroso e considerazioni economiche superabili col ridimensionamento dell'area interessata a paritĂ  di spesa. Limitare l'abbattimento ai soli esemplari ad effettivo rischio di schianto e mantenere quelli sostanzialmente in grado di sopravvivere un certo numero di anni risponde all'indispensabile esigenza di mantenere un forte presidio di qualitĂ  ambientale durante il periodo non breve di crescita delle nuove piantumazioni.

Non contestiamo la competenza dei tecnici del settore ma la non sufficiente sensibilitĂ  nel valutare l'impatto per i cittadini del vedere sparire totalmente per molti anni una presenza amica di alberi ambientalmente apprezzabili.

Gli uomini hanno bisogno di storia e di bellezza ma anche di spazi in cui essere societĂ , nei quali incontrare, frequentare il vicino e il simile ma anche il lontano e il diverso.

Diamo prioritĂ  ad una nuova idea della cittĂ  che consideri il verde come cultura e valore da salvare, incrementare e trasmettere, non solo un orpello estetico da sacrificare all’amministratore del momento. Lasciare e curare gli alberi in cittĂ  sono gesti d’amore, ma è anche un atto generoso che altri godranno dopo di noi: un gesto umile e semplice ma carico di fiducia nel futuro.





per il Consiglio Regionale di Italia Nostra Piemonte

la presidente

Adriana Elena My

per la Sezione Italia Nostra Torino

Roberto Gnavi




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