ASTI- CUNEO: UN APPELLO
Buon giorno a tutti ,
Scrivo a
un eterogeneo gruppo di persone che immagino interessate a vario titolo
all’argomento, per invitarle a firmare la petizione lanciata dal collega
e amico Paolo Tomatis (v. qui sotto, al fondo
al fondo di questa troppo lunga chiacchierata, e https://chng.it/Cyww4KmgHY)
a sostegno della
dirigente dei Beni Culturali piemontesi (Archeologia, Belle Arti e
Paesaggio) arch. Lisa Accurti (soprintendente titolare per la cittĂ
metropolitana di Torino, ad interim per le province di Alessandria,
Asti e Cuneo).
Come sa quanto meno chi vive nella Granda e abbia avuto sentore di ciĂ² che è accaduto nella convulsa giornata di ieri, su pressante richiesta del ministro Salvini la soprintendente è stata convocata a Roma dal suo superiore, il ministro Sangiuliano, per partecipare, oggi pomeriggio, a un “vertice” cui dovrebbero essere presenti i due ministri, il sottosegretario alle Infrastrutture Rixi, i dirigenti centrali dei rispettivi dicasteri, sicuramente il presidente della Regione Cirio e l’assessore Gabusi, nonchĂ© i responsabili della societĂ concessionaria dei lavori di costruzione dell’autostrada Asti-Cuneo.
Formalmente si tratta di un incontro di “chiarimento” sul parere negativo, o perlomeno preoccupato, espresso dall’arch. Accurti circa il progetto-bis (tuttora in itinere) del tronco Verduno-Cherasco, necessario al completamento dell’At-Cn: progetto (1) il cui devastante impatto ambientale è da tempo oggetto di documentate note di biasimo da parte dell’Osservatorio per la tutela del paesaggio di Langhe e Roero e delle associazioni che all’Osservatorio fanno riferimento; (2) nel quale aveva riscontrato – e comunicato giĂ nel giugno 2021 ai colleghi della Transizione Ecologica – «forti elementi di criticitĂ » la direzione generale del ministero della Cultura; e (3) sul quale seppur cautamente aveva manifestato dubbi anche la sede Unesco di Parigi, competente perchĂ© gli altissimi viadotti del tracciato, proposto in variante al giĂ approvato (e certo piĂ¹ costoso) percorso in galleria, invaderebbero la zona di rispetto di due siti Patrimonio dell’umanitĂ , i Paesaggi vitivinicoli di Langa-Roero e Monferrato e le Residenze sabaude-ex tenuta Reale di Pollenzo.
Sempre formalmente, l’incontro romano di oggi avrebbe lo scopo, oltre che di «fare chiarezza» sulle motivazioni del parere espresso dalla soprintendente, di «individuare una soluzione per uscire dall’impasse»: stando alle concilianti dichiarazioni del ministro Sangiuliano (cfr. La Stampa CN di ieri), «occorre valutare con attenzione il progetto» al fine di «compenetrare le diverse esigenze», tutela del paesaggio e necessitĂ di completare – finalmente – l’infrastruttura viaria.
Ma le reazioni ben piĂ¹ scomposte di altri esponenti del governo, nazionale e regionale – purtroppo esplicitamente condivise da larga parte di quella che dovrebbe essere l’opposizione parlamentare –, lasciano trasparire l’intenzione di trasformare il “chiarimento” in un processo a una dirigente rea di aver fatto il proprio dovere, obbedendo al solo, altissimo compito che il suo ruolo le affida: la tutela dell’archeologia, delle belle arti e del paesaggio, beni comuni (addirittura, nella fattispecie, all’umanitĂ intera) che non tocca a lei “compenetrare” con alcunchĂ©. Tutto ciĂ², come ha osservato giustamente Paolo, per (tentare di) costringerla all’abiura, e per additarla come reproba alla pancia di un’opinione pubblica comprensibilmente esasperata dalle pluridecennali traversie dell’Eterna Incompiuta.
Esprimere pubblica solidarietĂ all’arch. Accurti significa stigmatizzare non solo l’indecenza di un attacco immotivato e violento a un funzionario dello Stato che ha avuto il torto di esercitare la sua funzione in completa indipendenza di giudizio, ma l’analfabetismo giuridico e istituzionale di chi l’attacco ha sferrato e/o sostenuto. Basti pensare che, nel caso in cui l’“imputata” rifiutasse di disconoscere il proprio parere, e la superiore gerarchia ministeriale non acconsentisse a scaricarla, è stata dichiarata alla stampa la proposta di avocare al Consiglio dei Ministri una decisione che ovviamente nulla ha da spartire con i decreti cosiddetti sblocca-cantieri, e che anche uno studente al primo esame di Diritto amministrativo bollerebbe come una mostruositĂ giuridica.
Tutto ciĂ² considerato, vi invito a sottoscrivere la petizione lanciata da Paolo Tomatis (da lui motivata in termini molto efficaci e – vi sia di conforto… – piĂ¹ stringati dei miei!) e anche ad attivarvi perchĂ© altri aderiscano.
Nel caso vogliate, a complemento o in alternativa, esprimere privatamente solidarietĂ a Lisa Accurti, che attualmente ha in carico due sedi, vi lascio i recapiti:
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
Via Pavia - Cittadella Ex Caserma Pasubio - 15121 Alessandria, tel. 0131 229100, e-mail
sabap-al@cultura.gov.it
Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la cittĂ metropolitana di Torino
Piazza San Giovanni 2 - Palazzo Chiablese - 10122 Torino, tel. 011 5220411,
e-mail sabap-to@cultura.gov.it
Grazie per l’attenzione, e per l’adesione a questa campagna di civiltĂ .
Molto cordialmente
Grazia Novellini
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