NOVARA/VERCELLI : UNA STRADA "INUTILE"


La questione della nuova viabilità "veloce": Novara- Vercelli, in fase di progettazione, si pone, doverosamente, all'attenzione di questa Associazione. Le implicazioni di questa futura infrastruttura sono molte e non si fermano al solo aspetto trasportistico. Presentata come il " necessario" collegamento tra due città, peraltro relativamente vicine, essa va ben al di là, implicando valutazioni e considerazioni a tutto campo. Già, anche la sola valutazione del rapporto costi/benefici, se rapportata alla riduzione dei tempi di percorrenza , rispetto a quella che si otterrebbe da un semplice adeguamento della viabilità esistente, potrebbe presentare sorprese non gradite ai fautori del collegamento " veloce", ma questo è solo un aspetto, manco il più rilevante dal nostro punto di vista, anche se ben più rilevante lo dovrebbe essere dal punto di vista di quei fautori. Il punto " strategico", se così lo possiamo definire, è che la progettazione di questo nuovo asse sembra ignorare la nuova ecologia entro cui il futuro dovrebbe incamminarsi. La superstrada infatti, prima ancora di funzionare avrà consumato una bella fetta di terre agricole ad alta produttività, contribuendo egregiamente alla riduzione del suolo permeabile, tutti obiettivi che sono il contrario di quanto i governi, anche locali, dicono di perseguire e, sino alla completa conversione ecologica del parco circolante, contribuirà ad incrementare i gas serra. Insieme al suolo, si consumerà il paesaggio che, ancor oggi, googl map ci mostra, in questa fetta di Regione, particolarmente integro. Si dirà che quest'ultima è una visione sentimentale o romantica e che se si fosse ragionato in questi termini, il mondo si sarebbe fermato all'ottocento. Vero, ma il mondo non si è fermato a quell'epoca e ha camminato, più o meno velocemente, tanto che oggi potremmo essere legittimati a chiedere che potremmo anche fermarci o comunque rallentare. Ma tornando alla Novara /Vercelli, essa più che una strada veloce, che non lo sarà più di quanto è oggi la strada esistente, ci sembra possa diventare qualche cosa d'altro: essere l'infrastruttura trasportistica al servizio di una conurbazione logistica che, passo dopo passo, si sta estendendo a partire dall'area della città di Novara e che non mostra segnali di rallentamento. Esaurita la stagione delle urbanizzazioni legate alla grande distribuzione commerciale, il grande affare sembra diventato la logistica, la nuova via della seta, dove la fame di aree da occupare, di strade da collegare, di traffici da far scorrere rapidamente, non sembra esaurirsi. La Novara/Vercelli, se le prospettive sono quelle indicate, non si fermerà lì, ma diventerà il volano per l'urbanizzazione della campagna attorno ad essa, l'arteria privilegiata di alimentazione di un sistema di depositi e smistamenti logistici che ha individuato quest'area come ideale, vicina alla rete autostradale: sud/nord-est/ovest e con grandi spazi liberi da urbanizzare a bassi costi. Questo è lo scenario di medio/lungo periodo che si prospetta, mentre la funzione dichiarata del progetto non lo mostra. Se così è , tutta la valutazione ambientale di quest'opera rischia di essere fasulla, una mera finzione con l'indicazione di un obiettivo che, anche solo ad una valutazione costi/benefici, non reggerebbe un minuto. A noi tocca mostrare i perversi effetti che quest'opera potrà avere, rendere pubblici i nostri rilievi, costringere, per quanto possiamo, i governi a confrontarsi con questo scenario e non con quelli , fasulli, dichiarati.

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