VERCELLI: IL CONVEGNO RIAPRE LE PROSPETTIVE DI LERI CAVOUR

 



Oggi, 18 novembre, in una sala del Seminario Arcivescovile di Vercelli, Italia Nostra, ha presentato la sua pubblicazione degli atti che nel lontano 2004 aprivano il tema della tutela e del recupero del borgo di Leri Cavour. La memoria materiale dei luoghi si unisce, in questo borgo, con la memoria storica dell'Italia risorgimentale e della figura di essa più rappresentativa, il Conte Camillo Benso di Cavour che qui aveva, prima della sua entrata in politica, il suo luogo privilegiato per la sperimentazione delle innovazioni agrarie che, ancor oggi, segnano la terra delle Grange di Lucedio. La pubblicazione, frutto del lavoro meritorio di Giulio Bedoni, già storico Presidente della Sezione Novarese e dell'impegno indiscusso di Giovanni Reina, Presidente della sezione Vercellese, ha il merito di riaprire la discussione sul presente e sul futuro del borgo, dopo che, in questi anni, è intervenuto il suo passaggio alla proprietà pubblica del Comune di Trino Vercellese , e il Sindaco di allora lo ha rivendicato in un suo intervento conclusivo, e un accordo Enel/Comune, nell'ambito della autorizzazione alla realizzazione della vicina centrale fotovoltaica, ha messo a disposizione risorse, peraltro ancora troppo scarse, per un qualche intervento di recupero. La nostra Presidente Regionale, Adriana My, ha aperto e condotto i lavori che si sono prolungati per l'intera mattinata. Gli interventi delle Istituzioni: Presidente Provincia/Sindaco di Trino/Prefetto di Vercelli, non si sono limitati a portare i saluti agli oltre 60 partecipanti, ma hanno anche toccato il merito del problema che riguarda non solo la tutela del sito, ma la prospettiva del suo recupero funzionale. Giovanni Reina ha ripercorso il cammino che era iniziato con il convegno del 2004 e che ha portato, pur con qualche ritardo, ma con accresciute speranze, alla presentazione odierna del volume degli atti di quell'incontro , auspicando che il testimone possa essere preso in mani più giovanili come quelle che l'associazione L.E.R.I. sta dimostrando di avere. La Soprintendenza, area nord/est, presente con due funzionarie, ha, da un lato, indicato la necessità di individuare un cammino comune tra Associazioni e Istituzione perchè il recupero del borgo possa essere fatto all'interno di un progetto di valorizzazione, sostenuto da una chiara e ben definita finalizzazione funzionale che unisca i luoghi Cavouriani più emblematici. Sempre la Soprintendenza ha poi illustrato il quadro pianificatorio entro il quale il borgo si situa, evidenziano l'opportunità, se non la vera e propria necessità, che l'ambito di tutela sia allargato all'intero compendio dell'abbazia di Lucedio, quale elemento di forza e di valorizzazione del paesaggio agrario della risai Vercellese. Ha poi rivendicato la funzione svolta dalla stessa Soprintendenza nell'ambito del processo autorizzativo del nuovo parco fotovoltaico, attraverso il rafforzamento delle misure compensative imposte e della riduzione di impatti. Maria Teresa Roli, storica componente l'associazione, si è rivolta, con passione, agli studenti medi superiori presenti in sala, spronandoli perché la salvaguardia del pianeta si alimenti anche con le attività, in apparenza minori, ma a portata di ciascuno, quale può essere la tutela della memoria storica e della architettura agraria quale Leri Cavour rappresenta. Coldiretti ha rivendicato la propria funzione di salvaguardia dei territori, della loro biodiversità, delle culture contadine in essi radicate e ha ricordato che dal 2020 li unisce con Italia Nostra una convenzione di impegno per azioni comuni e quella per Leri è occasione per la sua applicazione. Confagricoltura, rimarcando la preziosa funzione risicola delle terre del Vercellese, ha tratteggiato la figura di Cavour nella storia di Leri e della sua tenuta, ricordando le sperimentazioni, avanzate, che il Conte aveva messo in campo, rivelandosi per i tempi di allora un vero e proprio pionieri dell'agricoltura moderna. Marco Fasano della Fondazione Cavour di Santena, ha ripercorso l’esperienza vissuta personalmente con la nascita e la successiva valorizzazione di quel polo Cavouriano, ripercorrendo le difficoltà incontrate, ma anche i momenti di realizzazione degli obiettivi, via via, assegnatisi e che hanno portato alla odierna realtà. In tal senso, ha indicato errori da non fare, strade invece da percorrere, esperienze da riproporre, incoraggiando le Associazioni da un lato, e auspicando che le Istituzioni dall’altro possano lavorare insieme per un obiettivo comune. Le parole di due giovani appassionati animatori della Associazione L.E.R.I., piene di speranze e ottimismo hanno portato il convegno verso la sua felice conclusione.



            











  

Commenti

Post più popolari