LERI CAVOUR A CONVEGNO: L'INTERVENTO DI ADRIANA MY.

 



Prima di dare inizio ai numerosi interventi di questa mattina, che sarò costretta a contenere nel tempo, in occasione della presentazione della pubblicazione a cura della Sezione di Italia Nostra Vercelli insieme al Consiglio Regionale Piemonte, vorrei dire due parole sull'iniziativa Monumento da Salvare, che credo non tutti conoscano. E' un'iniziativa che all'interno del CRP nasce nel 2003 per volontà di un consigliere del CR, Giulio Bedoni che è qui presente e che saluto affettuosamente.
Obiettivo di questa iniziativa, che a partire dal 2003 il CRP organizza ogni anno è richiamare l'attenzione delle pubbliche autorità, dei responsabili della tutela, delle amministrazioni locali, degli studiosi e della cittadinanza tutta su un bene architettonico o storico o paesaggistico, un ambiente naturale, un sito identitario... che versano in situazioni di abbandono o degrado o sia minacciato da operazioni speculative...ma che per la sua intrinseca importanza e pregnanza sia meritevole di salvaguardia.
Per focalizzare l'attenzione su questo bene in CR organizza in genere un convegno durante il quale il bene in oggetto viene “illuminato” al fine di incentivarne la conoscenza grazie all'intervento di insigni esperti e con l'obiettivo di coglierne la bellezza, vederne le compromissioni e le fragilità e sollecitarne la salvezza.
Obiettivo secondo del CR è poi anche quello di accompagnare il processo di tutela dopo il convegno.
Il complesso sette/ottocentesco di Leri Cavour fu l'oggetto del secondo MdS, nel 2004.
Il primo riguardava la Rocca di Verrua (TO). In fondo alla pubblicazione troverete l'elenco di tutti gli eventi a partire dal primo.
Il complesso di Leri comprendente la casa padronale, le cascine, il mulino, la chiesa di F. Gallo, i magazzini che un tempo ospitavano i prodotti agricoli di una delle grange vercellesi, veniva allora, in occasione del convegno, sottoposto all'attenzione di tutti, al fine di essere sottratto all'incuria ed alla rovina in cui versava.
Purtroppo la nostra voce rimase allora inascoltata, perchè poco venne fatto per tutelare il bene che, ricordiamolo, non è solo di interesse regionale ma nazionale, in quanto era la tenuta estiva nonché il “rifugio” di uno dei padri della patria.
Un tempo Leri era un fiorente borgo agricolo, una delle sette grange di Lucedio, un sistema di aziende agricole dove approdò per la prima volta la coltivazione razionale del riso.
Ma era soprattutto il luogo in cui Cavour amava rifugiarsi sfuggendo alla frenetica vita torinese.
E qui nacquero alcune delle idee e strategie che portarono all'unità d'Italia.
Nel corso degli anni atti vandalici e ruberie, sempre da noi denunciati e segnalati a chi di dovere vennero perpetrati a danno dell'integrità dei manufatti (soprattutto la casa Cavour) ed oggi la tenuta versa ancora in uno stato deplorevole: sono spariti i marmi, gli arredi, le scale ed anche lo stesso pavimento per mano di predoni che hanno fatto incetta di un patrimonio prezioso.
E di nuovo Italia Nostra è' qui a ribadire gli obiettivi di allora perchè il territorio insieme al paesaggio sono pezzi vitali della nostra storia e della nostra identità.
Primo di questi obiettivi: il complesso vada conservato e valorizzato nel suo insieme
Secondo: il Borgo vada conservato nella sua identità di borgo agricolo di interesse storico, senza snaturamenti ed usi impropri.
Questi gli obiettivi che Italia Nostra chiedeva nel 2004 e che continua a chiedere anche oggi, a quasi venti anni di distanza.
Leri non può più attendere!

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