VALLE D'AOSTA: ITALIA NOSTRA NAZIONALE SOTTOSCRIVE PER L'INTEGRITA' DELLE CIME BIANCHE

Il Consiglio Regionale di Italia Nostra Piemonte che estende le proprie funzioni anche alla vicina Valle D'Aosta, ha ritenuto assumere una propria ufficiale posizione sulla questione . "Cime Bianche ", il discusso progetto di collegamento tra Cervinia e le Valli del Monte Rosa, progetto che va a interessare un'area tutela dalla direttiva Habitat, sito Natura 2000. Questa presa di posizione, avvallata dalla firma della Presidente Nazionale della nostra Associazione, viene inoltrata ai soggetti pubblici interessati, nel momento in cui si ha notizia che sono state riavviate le procedure finalizzate alla redazione del progetto di fattibilità dell'opera. Pubblichiamo qui sotto il testo integrale. 


 Consiglio Regionale del Piemonte

Via Massena, n. 71 10128 Torino
Tel. 011/500056; email piemonte-valledaosta@italianostra.org
Prot. 14/22
Torino, 27 aprile 2022

A:
gabinetto_presidenza@regione.vda.it
territorio_ambiente@regione.vda.it

protocollo@pec.comune.ayas.ao.it

mail.cimebianche@gmail.com


Gent.mi,
l' Associazione Italia Nostra Piemonte intende unirsi alle altre associazioni che già si sono espresse assieme al Comitato “Ripartire dalle Cime Bianche” per esternare la più totale contrarietà al progetto di collegamento funiviario tra i comprensori sciistici del monte Rosa e di Cervinia/Zermatt
che metterebbe a rischio l'integrità del vallone delle Cime Bianche, tutelato dalla Direttiva Habitat (Natura 2000).
Il luogo ancora incontaminato, colmo di ricchezze naturalistiche, paesaggistiche, storico-culturali ed archeologiche, ricco di una flora con diverse varietà ambientali e di una altrettanto varia fauna deve essere conservato per le generazioni future, non può quindi essere stravolto da un progetto come quello in oggetto, di dubbia utilità pratica ma che avrebbe effetti devastanti sul paesaggio e sui delicati ecosistemi del vallone.
In un momento in cui la crisi climatica sta già cominciando a segnare inesorabilmente il destino dello sci alpinismo, che non potrà che avere un ruolo sempre minore negli anni a venire, un tale progetto che necessiterebbe di enormi risorse idriche ed energetiche non può che suscitare la nostra disapprovazione.
E' necessario cominciare ad immaginare un futuro diverso, un futuro in cui la cultura del territorio coincida con la sua cura, con la conoscenza dei luoghi attraverso fruitori responsabili perchè il territorio va tutelato e salvaguardato sempre di più e difeso dagli assalti del turismo “industrializzato”.
La Val d'Ayas e la Valle d' Aosta lo meritano e la crescente sensibilità ambientale, soprattutto tra i giovani dimostra che è arrivato il momento di agire in questo senso.
Buona parte del Vallone è compreso nell'area “Natura 2000”, “Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa” territorio già tutelato quindi anche per le sue stratificazioni geologiche naturalistiche che lo rendono unico. L'area è già sottoposta al regime normativo previsto per le Zone Speciali di
Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) che prevedono un sistema di massima tutela. Questo è già espresso sia da parte della normativa italiana che da quella europea.
Considerando tutti questi elementi ed altri ancora non riusciamo a capire per quale ragione la società Monterosa con il consenso della Regione Valle d'Aosta abbia potuto affidare un incarico perstudi preliminari di fattibilità di un siffatto impianto che, se realizzato, sarebbe contro la normativa
europea ed italiana.
Sotto quest’ultimo profilo, l’Associazione scrivente potrà valutare, sulla scorta dell’andamento, nel tempo, del progetto, ogni e qualsiasi azione di tutela, non esclusa quella giurisdizionale.
Si confida pertanto che venga prestata massima attenzione e considerazione alle preoccupazioni espresse in questa nostra.

Distinti saluti.

Adriana Elena My
presidente Consiglio Regionale
Italia Nostra Piemonte

Antonia Caroli
Presidente Nazionale e Legale Rappresentante
Italia Nostra








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