PINEROLO: A DIFESA DEL FOLLONE


Il destino dello storico edificio del Follone a Pinerolo prevede, nel progetto di piano esecutivo in corso di approvazione da parte del Comune, il pressochè totale abbattimento. La Sezione di Pinerolo è impegnata da anni nel contrasto di questa iniziativa. E' stato ottenuto un primo parziale, risultato con l'imposizione di una tutela su una limitata parte dell'edificio. Ora, con il supporto del Consiglio Regionale, viene posto il tema della tutela dell'intero edificio. Qui postiamo una parte dei documenti che sono stati prodotti ai fini delal richiesta di tutela integrale del bene storico.           

Consiglio Interregionale Piemonte-Valle d’Aosta Via Massena, n. 71 – 10128 Torino
Tel. 011/500056; email piemonte-valledaosta@italianostra.org


Prot. N. 1/22
Torino, 2/02/22
- Al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo
Ministro Dario Franceschini
Via Del Collegio Romano 27 00186 Roma
udcm@mailcert.beniculturali.it
Segretariato Generale
mbac-sg@mailcert.beniculturali.it
-----------------------------
- Al Segretariato Regionale del Ministero della Cultura
Direzione Generale
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico
Piazza San Giovanni 2- 10122 Torino
sr-pic@beniculturali.it
mbac-sabap-to@mailcert.beniculturali.it
-----------------------------
- Alla Presidenza Regionale Piemonte
- p.zza Castello, 165 10122 Torino
Presidente Alberto Cirio
presidente@regione.piemonte.it
direzionegiunta@cert.regione.piemonte.it
gabinettopresidenza-giunta@cert.regione.piemonte.it

Al Consiglio Regionale Piemonte
Presidente Stefano Allasia
Piazza Castello 165 10128 Torino
presidenza@cr.piemonte.it
---------------------------
Direzione Ambiente e Governo del Territorio
Direttore dott. Stefania Crotta
Via Principe Amedeo 14 – Torino
paesaggio.territorio@cert.regione.piemonte.it
----------------------------
- Città Metropolitana di Torino
Sindaco metropolitano Lo Russo
Alla Conferenza metropolitana
Corso Inghilterra 7 – 10138 Torino
protocollo@cert.cittàmetropolitana.torino.it


Oggetto: Osservazioni e istanze relativamente al compendio “Il Follone” comune di Pinerolo (To)

Gent.mi,
con la presente sottoponiamo alla Vostra attenzione quanto qui in oggetto, relativo ad una delle preesistenze più interessanti e significative della storia documentaria del Piemonte industriale, che rischia di essere cancellata per grande parte, di essere snaturata per quanto riconducibile all’area ora a verde alberato del compendio, in funzione di un’operazione di speculazione edilizia, recando nocumento alla storia identitaria del comune di Pinerolo, pregevole per le tante testimonianze e per la qualità del costruito storico.
Di contro infatti si metterebbe in campo una potenzialità di edilizia residenziale non giustificabile: viste l’entità abitanti del comune ( 35.970 nel 2017), il trend di crescita pressoché costante negli ultimi 10 anni, e l’offerta di edilizia in centro storico, a rischio dell’abbandono al degrado, aggravato il fatto dal consumo di suolo che il PRG ultima variante, e nello specifico il PEC in itinere, comporteranno.
In qualità di presidente del C.R. Piemonte di Italia Nostra, facendomi latrice del grande impegno della locale sezione, da anni presente alla problematica che vi sottoponiamo, chiediamo che vogliate darci il Vostro apporto istituzionale, nel ruolo sovraordinato per una specifica azione amministrativa mirante alla tutela integrale della preesistenza storica di edilizia industriale qui sopra ricordata.
Alleghiamo a tal fine la seguente documentazione:
A Ministro della Cultura: Provvedimento di tutela ex Merlettificio Turck
B Italia Nostra sez. Pinerolo: PEC RU.5.1 Osservazioni 16/11/22
C Italia Nostra C.R. Piemonte : Ampliamento del vincolo. Richiesta di tutela ai sensi dell’art.10
Ringraziando della puntuale attenzione la Sovrintendenza per il vincolo apposto (punto A),
consideriamo che la parte di fabbricato tutelato, per volumetria e possibile destinazione d’uso, dovrebbe comportare lo scomputo di una quota di SLP prevista dal PEC in oggetto; la fabbrica può essere resa idonea a destinazioni d’uso compatibili (museo di se stessa e della storia del tessile in Piemonte, incubatore di attività artigianali e artistiche ...).
Per quanto alla restante parte di cui qui si allega l’istanza per un più ampio provvedimento di tutela ( punto C ), che vincoli in toto la fabbrica, nulla osta che la parte di più difficile recupero - per il suo valore documentario simbolico - possa comunque essere mantenuta, anche senza destinazione d’uso, con interventi conservativi volti alla messa in sicurezza - come emblema della città manifatturiera.
Vogliate quindi recepire questa nostra istanza, in una logica di collaborazione per il miglior destino del nostro patrimonio documentale e del nostro territorio.
CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE
La presidente
Adriana Elena My


Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione

CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE

email piemonte-valledaosta@italianostra.org

Prot. 2/22

Torino, 30 gennaio 2022

Spettabili

Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio

per la Città Metropolitana di Torino

c.a. Ufficio Vincoli

mbac-sabap-to@mailcert.beniculturali.it

Segretariato regionale

del Ministero della Cultura

mbac-sr-pie@mailcert.beniculturali.it

Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio

del Ministero della Cultura

Servizio III - Tutela del patrimonio storico, artistico e architettonico

mbac-dg-abap.servizio3@mailcert.beniculturali.it



OGGETTO: PINEROLO (TO) – Richiesta di tutela ai sensi dell’articolo 10 comma 3 lettera
d) del D.Lgs. 42/2004 dell’Ex Merlettificio Türck, prospiciente su corso Piave e con accesso da
via Moirano.


Da ormai più di un decennio l'Associazione, nello specifico la locale sezione di Pinerolo, si spende
per la conservazione di una delle architetture più significative e rappresentative della città, testimone della sua storia industriale e, ancor prima, proto industriale, nonché elemento distintivo e ordinatore del paesaggio urbano: l’ex Merlettificio Türck, conosciuto anche come Follone. Edificio pluristratificato, di cui ancora si colgono tutte le fasi costruttive, esso è situato parallelamente all’ultimo tratto di corso Piave, con accesso da via Moirano. L’archivio storico del Comune conserva al riguardo una notevole quantità di documenti che ne descrivono lo sviluppo edilizio e tecnologico, le dinamiche imprenditoriali e la produzione.
Di origini bassomedievali, il fabbricato è considerato il più antico opificio di pannolana insediato in
Piemonte1,mentre gli ampliamenti settecenteschi lo hanno reso il primo lanificio modernamente inteso dello stato sabaudo2. Il completamento volumetrico progettato nel 1826 ha dato all’edificio la forma attuale – quattro piani fuori terra, per una lunghezza di circa 150 metri, larghezza 10 e altezza 15 – ancora sostanzialmente integra salvo una parte arsa da un incendio occorsogli nel 2013.
Nonostante i suoi invidiabili primati, esso rischia nell’imminente futuro una mutilazione irreparabile.
Da cui alla nostra richiesta: di avviare un procedimento di dichiarazione dell’interesse culturale ai
sensi dell’articolo 10 comma 3 lettera d) e 13 del D.Lgs. 42/2004 sull’intero ex Merlettificio Türck, estendendo e rafforzando il recente D.C.R. 232 del 30.09.2021. 
La richiesta odierna, che fa seguito a numerose nel passato, risulta urgente in seguito all’analisi del
provvedimento prot. n. 59551 del 12/10/2021, con il quale il Sindaco di Pinerolo ha disposto l’accoglimento del Piano Esecutivo Convenzionato che ha per oggetto l’area del Piano Regolatore
Generale Comunale denominata RU 5.1 sub area a, sulla quale insiste il fabbricato4. La procedura,
che è stata avanzata mediante uno Strumento Urbanistico Esecutivo (S.U.E.), prevede la conservazione di una sola porzione dell’edificio, e il pressoché totale abbattimento della restante parte, della quale si prevede di mantenere solo una quinta di facciata di due piani fuori terra prospiciente sul Rio Moirano, canale artificiale costruito a partire dal secolo XIII, secolare traino economico e segno ordinatore della forma urbana di Pinerolo5.
Il Piano paesaggistico regionale (PPR 2017) e il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTC2, 2011) sottolineano l’importanza del sistema acqua-opifici della città e ne suggeriscano una attenta conservazione, in particolare proprio per il Follone.
Citiamo ancora, oltre le costanti sollecitazioni della sezione di Pinerolo, altre importanti istituzioni
culturali quali il Politecnico di Torino e il TICCIH (The International Commitee for the Conservation of the Industrial Heritage, consulente specializzato dell'ICOMOS sul patrimonio industriale dal 2000 e valutatore dei siti industriali per la Lista del Patrimonio Mondiale).
Il vincolo parziale, per come declinato nello Strumento Urbanistico Esecutivo, porterebbe alla
distruzione di un simbolo pinerolese, sancendo una perdita irreparabile per la città.
Città che nella sua espansione meridionale otto-novecentesca si è conformata proprio alle dimensioni della lunga manica del Follone nella sua estensione massima, che perciò ne incarna l’unità di misura e di confronto dialettico privilegiato, nonché l’orizzonte prospettico e di skyline.
Si reputa quindi necessario richiedere un vincolo storico-relazionale su tutto l’edificio, includendovi
la particella 133 e l’intera 29, così da non alterare la parte più qualificante e connotante di
questa porzione di città.
Altrimenti rimarrebbe solo quanto declinato nei documenti del S.U.E. come “parco della memoria
industriale” interno all’area di pertinenza del Follone, prevista per massima parte a residenze, che, come indicazione agréable per la Soprintendenza, prevede il recupero dei meccanismi legati al salto d’acqua sul Moirano (di proprietà pubblica, altrove tombato e occluso), il mantenimento dei muri di cinta, la conservazione della ciminiera e delle strutture metalliche erette all’interno della corte nel 1920 come ampliamento del Merlettificio, entrate nella proprietà della ditta Weingrill dal 1956. Senza un vincolo esteso a tutto il fabbricato questa valorizzazione non sarà che un triste richiamo del tempo che fu.
Partendo dal 2010 con un convegno volto a «perorare la tutela del fabbricato storico e la riqualificazione dell’area nel suo complesso» si è profuso l’impegno della sezione locale di Italia
Nostra. Vaga l’iniziativa del 2014 - portata avanti grazie alla collaborazione dell’Ordine degli
Architetti di Torino e al finanziamento degli eredi Türck - del concorso di idee “Lyda Türck”
riservato a giovani architetti, i cui risultati hanno trovato spazio in una pubblicazione curata da
Andreina Mila - Pinerolo città d’opera e d’acqua, Marcovalerio, Cercenasco 2015 - con la presentazione di quattordici progetti, con un contributo di Eros Primo- un concorso d’idee per la rinascita .
L’iniziativa, accompagnata da numerosi incontri pubblici, comunicati stampa e documenti, fornisce,
grazie ai progetti degli architetti concorrenti, stimoli e alternative sostenibili, più accreditabili di
quanto previsto dal S.U.E. sottoscritto presso il Comune nell’ottobre 2021.
Ribadiamo quindi l’istanza affinchè non si addivenga all’abbattimento di questa fabbrica, documento unico della quasi millenaria storia produttiva di Pinerolo, e le venga riconosciuto e valorizzato il ruolo baricentrico che ha sempre avuto per la città.

Confidando nella vostra attenzione, rimaniamo in attesa di cortese riscontro

Distinti saluti

Adriana Elena MY presidente Italia Nostra C.R. Piemonte

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