CASTAGNOLE MONFERRATO: CONTRASTO ALLA PISTA DI MOTO-CROSS IN VAL RANDOLO



LA STAMPA GIOVEDÌ 17 FEBBRAIO 2022

Gli ambientalisti contro il progetto nei boschi di frazione Valenzani

CASTAGNOLE MONFERRATO
Continua a far parlare di sé il progetto di una pista di moto-cross tra i boschi di Valle Randolo, in frazione Valenzani di Castagnole Monferrato, voluta dall’amministrazione comunale e dalla società Monferrato srl di Gaja Grasso. A sollevare ulteriore indignazione tra le fila delle associazioni ambientaliste schierate contro la realizzazione dell’impianto, la recente dichiarazione del primo cittadino Francesco Marengo. Pronta la replica:«Il Sindaco ha definito “zona a gerbido” - dichiarano - gli ettari di bosco che verrebbero abbattuti per costruire l’impianto. Il termine gerbido identifica un terreno incolto e brullo. Questi, invece, sono boschi». Il riferimento va soprattutto all’attuale emergenza climatica e alla necessità di preservare le piante per scongiurare l’eccessiva produzione di anidride carbonica nell’aria. «È il tipico modo di pensare di una cultura passata e miope - proseguono - che al verde preferisce la cementificazione e il consumo insensato del territorio per puro profitto. Le piante vanno protette. E se i boschi sono degradati, non vanno eliminati, ma migliora ti, puliti e valorizzati con attività mirate». Attività che, a detta loro, creerebbero inoltre occupazione e scarti da utilizzare, ad esempio, per il riscaldamento domestico. Ma l’aspetto sul quale i portavoce delle associazioni fanno leva riguarda il rischio idrogeologico che un taglio drastico del verde produrrebbe:«Smottamenti, frane e allagamenti. Senza contare che il bosco è un prezioso bacino di biodiversità che non solo migliora il paesaggio, ma contribuisce anche ad alimentare la fruibilità da parte di quei visitatori che sono alla ricerca di luoghi incontaminati ».
Le dodici associazioni firmatarie si chiedono come sia possibile valorizzare un territorio disboscandolo e costruendoci sopra una pista da motocross.
«Che altro non produce - concludono - se non inquinamento e rumore. Una contraddizione in termini dove il decantato sistema di compensazioni con nuove piantumazioni a decine di chilometri di distanza
non può certo essere considerato una valida contropartita». A dichiararsi contro la realizzazione della pista di motocross le associazioni «AltriTasti», «Comune Roero» e «Terra, boschi, gente e memorie»,
il Cai Sezione di Asti, il forum «Salviamo il paesaggio», il gruppo Facebook «Asti rifiuti zero», il gruppo d’Intervento Giuridico sezione di Asti e provincia, Legambiente Val teiversa, Italia Nostra Piemonte, Movimento «Stop al consumo di territorio astigiano», «Pro-natura Piemonte» e la rete «Asticambis».

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