CERRETO LANGHE: un abbattimento senza un senso

 

 

 

 ITALIA NOSTRA 

onlus

Sezione di Alba  Langhe e Roero

via Vivaro, 2 12051 Alba (CN)

tel. 3421871778 alba@italianostra.org


Alba, 27/07/2021

prot. n. 38 /2021


Spett.le SOPRINTENDENZA PER I BENI
ARCHITETTONICI E PAESAGGIO
Province di Alessandria, Asti, Cuneo
15100 Alessandria

“ Assessorato all’Urbanistica, Beni ambientali
REGIONE PIEMONTE
10100 Torino

“ Ufficio diocesano Beni culturali
DIOCESI DI ALBA
12051 Alba (CN)

Egr. Sig. Sindaco
AMMINISTRAZIONE COMUNALE
12050 Cerretto Langhe (CN)

Rev. Parroco
PARROCCHIA DELLA SS. ANNUNZIATA
12050 Cerretto Langhe (CN)



Oggetto: opposizione alla proposta demolizione dell’ottocentesca casa canonica a Cerretto Langhe (CN) .



Abbiamo appreso che, su iniziativa della Parrocchia della SS. Annunziata, si è inteso partecipare al “Bando distruzione 2021” (indetto dalla Fondazione bancaria CRC) prospettando la demolizione dell’ottocentesca casa canonica di Cerretto Langhe (CN). Tale operazione, secondo i promotori, tenderebbe a realizzare fantasiosamente «Un giardino di musica e parole fra storia e cultura». Questa Sezione di Italia Nostra, chiedendo i preventivi interventi di codesti Enti per le rispettive competenze, notifica la propria netta opposizione a tale intento demolitore, esprimendo le seguenti motivazioni:
l’ottocentesca casa canonica sorge nel nucleo elevato del centro storico di Cerretto Langhe, in immediata prossimitĂ  alla pregevole chiesa parrocchiale della SS. Annunziata e Madonna di Loreto, che è opera ben nota di ristrutturazione progettata dell’eclettico geometra doglianese Giovanni Battista Schellino nel 1864 (vincolata ai sensi della Legge statale n. 1089 del 1939 e successive normative afferenti, così come per altro puĂ² intendersi lo stesso edificio in questione);
la casa canonica è parte coerente del centro storico e non presenta attualmente gravi o vistose ed irrecuperabili condizioni di degrado strutturale; tantomeno costituisce un elemento di “scadimento” di quel nucleo urbano, del quale da secoli è parte integrante;
purtroppo non sarebbe piĂ¹ verificabile l’interezza urbana se si realizzasse un’evidente “lacerazione” con la demolizione tout court (così non applicando quanto invece prescrive l’art. 24 della vigente Legge regionale n. 56 del 1977 e successive modifiche ed integrazioni);
sono quantomeno discutibili le intenzioni di realizzare un presunto «giardino di musica e parole fra storia e cultura», demolendo l’edificio lì preesistente, che, semmai, potrebbe in sĂ© rispondere a tali funzioni socio-culturali, se adeguatamente restaurato ed adattato a finalitĂ  sociali per i sodalizi del luogo, inoltre destinando panoramicamente per i turisti il residuo sito esterno (attrezzato e reso praticabile in sicurezza); in tal modo, attuando un’operazione “rispettosa di storia e cultura”, andrebbero utilizzati eventuali fondi bancari o regionali;
per quanto concerne la vigente normativa, riteniamo che gli Enti competenti (Soprintendenza statale, Assessorato regionale all’Urbanistica, Comune di Cerretto Langhe, Commissione locale per il paesaggio) debbano far applicare preventivamente le rispettive regolamentazioni in materia di salvaguardia monumentale ed ambientale, di strumentazione pianificatoria, nonchĂ© di preminente procedura d’autorizzazione.

Pertanto restiamo in attesa del debito pronunciamento per competenza delle SS. LL.

Distinti saluti.
 

Il Presidente
(Roberto Giretti)




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