ASTI/CUNEO: L' AUTOSTRADA nell' UNESCO.

 

 



Consiglio Regionale del Piemonte
Via Massena, n. 71 – 10128 Torino
Tel. 011/500056; email piemonte-valledaosta@italianostra.org


Al Ministero per i Beni e le AttivitĂ  Culturali e Turismo
pc Alla Soprintendenza Archeologica
Belle Arti e Paesaggio per la cittĂ  metropolitana di Torino
mbac-sabap-to@mailcert.beniculturali.it
Torino, 3 aprile 2021
prot. n. 15/21

oggetto: Progetto di completamento a cura del Concessionario Autostrada Asti-Cuneo s.p.a. -
Realizzazione del lotto 2.6 - Roddi-Diga Enel - tronchi A e B.

Gentile Ministro,
in allegato, per migliore comprensione della problematica che Le sottoponiamo, alleghiamo la
sintesi della lunga storia dell'AT-CN, che sta ora giungendo in dirittura di arrivo per quanto riguarda il tronco B; così dicono i politici locali e vox populi, ma che avrà ancora davanti a sé un lungo
cammino, per quanto risulta all’Osservatorio per la tutela del Paesaggio di Langhe e Roero.
L’Allegato rende esplicito come il progetto in fieri del tronco A andrebbe a distruggere non solo un paesaggio ancora incontaminato, impattando visivamente su monumenti di alta qualitĂ  e significato storico, ma anche terreni agricoli preziosi, inseriti tra i beni tutelati dall’UNESCO come “Patrimonio dell’umanitĂ ”.
Vogliamo precisare che tutto il percorso dell'AT-CN si trova in “buffer zone” “Langhe del Barolo” da Cherasco ad Alba. Ma ciĂ² che stigmatizziamo è che nelle vicinanze del luogo ove si vorrebbero
costruire gli impalcati (v. Allegato), non previsti nel progetto originale, vi è il complesso monumentale e territoriale, riconosciuto dall’UNESCO come “Residenze Sabaude” e denominato “Complesso Carloalbertino di Pollenzo”. Si rileva come il percorso dal moncone di Cherasco a Borgata Molino (tronco A) abbia un primo vincolo posto dal Piano Paesaggistico Regionale diretto(Paesaggi vitivinicoli) ed un secondo vincolo contiguo sovrapposto (Residenze Sabaude, complesso di Pollenzo), entrambi Buffer zone, in territorio di La Morra.
Il progetto di completamento del tronco A, al momento in fase preliminare e non reso pubblico, da predisporre a cura del Concessionario, pare prevedere un percorso in esterno, in buona parte sopraelevato. I viadotti che si andrebbero a costruire per concludere l'autostrada AT-CN passerebbero molto vicini alla cinta muraria del castello di Pollenzo, come si puĂ² evincere dalla cartografia qui allegata, con grave danno all'immagine del paesaggio e degli edifici storici in esso compresi, nonchĂ© delle testimonianze delle attivitĂ  dell’antica cittĂ  romana di Pollentia, attivitĂ  tessili legate al fiume di cui si conservano tracce.
Questo sfregio al paesaggio ed alla storia potrebbe essere evitato se, anziché i viadotti, si costruisse il tunnel sotto la collina di Verduno, (v. Allegato): è questa la soluzione che l'Osservatorio e tutte le Associazioni ed i Comitati che ne fanno parte portano avanti ed auspicano da tempo, e che Italia Nostra affianca e sostiene. Il progetto che prevede il percorso del lotto 2.6-tronco A- in galleria aveva già avuto parere favorevole alla VIA, mentre il percorso del medesimo in esterno, per il quale opta il Concessionario, deve ancora ottenere tutte le autorizzazioni: VIA, VAS, AiPO, PAI, DNSH (Comm. Europea - 12.2.21 - C 1054).
Chiediamo in primis la competenza del Ministro Franceschini sia in ambito di tutela dei nostri beni identificativi di bello e di storia, che di promozione turistica dei  territori. Certi della Sua sensibilitĂ  ai contenuti di questa nostra, per i quali non si devono vedere subalternitĂ  a meccanismi economici dell’immediato d’Impresa, a fronte della diseconomia certa del vulnus portato al paesaggio e ai suoi beni storici. Questo è il vero che ci chiede anche l’Europa per le generazioni a venire, che hanno diritti che non possiamo svendere.
Ci auguriamo che la salvaguardia dei beni paesaggistici e culturali presenti nella zona prevalgano sulla volontĂ  di finire l'opera “a qualunque costo”.

In fede
Adriana Elena My

presidente C.R. Italia Nostra Piemonte

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