DEPOSITO NAZIONALE RIFIUTI RADIOATTIVI: L'AUDIZIONE DI ITALIA NOSTRA IN CONSIGLIO REGIONALE

L'Architetto ROLI Maria Teresa, del Consiglio direttivo Italia Nostra Sezione di Torino ha partecipato all'audizione organizzata da Regione Piemonte presso il Consiglio Regionale medesimo, sul tema del sito destinato ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi che, come noto, individua ben 8 aree all'interno del territorio regionale come potenzialmente idonee ad ospitarlo. In questo post l'intervento integrale svolto dalla Consigliera Roli che nell'occasione ringraziamo per il contributo che, con il suo impegno, ha offerto alla nostra associazione.
Bisogna attenersi alle caratteristiche del nostro territorio non solo da un punto di vista di aree potenzialmente idonee, così com’è stato detto, ma considerandone le valenze di carattere ambientale, il discorso indubbiamente di tutela, per quanto riguarda il patrimonio agricolo ancora residuo nel nostro Paese, e soprattutto, per quanto riguarda la nostra configurazione, quelle che sono le valenze paesaggistiche.
Le valenze paesaggistiche del territorio e di difesa del contesto storico fanno parte, voi sapete, dell’impegno che, come associazione nazionale, ci siamo presi da settantacinque anni.
Riteniamo che, all’interno delle aree potenzialmente idonee del nostro Piemonte, sia assolutamente necessaria una valutazione di conformitĂ alle norme del Piano paesaggistico; Piano, peraltro, in questo momento - scusate se ve lo dico - sotto attacco, di fatto, perchĂ© purtroppo anche a livello regionale si sta legiferando in maniera da favorire al massimo la fattibilitĂ edificatoria, a fronte, invece, di una fragilitĂ e di una qualitĂ del nostro territorio che sono messe a rischio.
Pertanto, la nostra richiesta è che quest’attenzione sia mirata, per questi otto requisiti che sono stati individuati, ma non solo per questi otto, certamente, perchĂ© non diciamo non piĂ¹ “non nel mio giardino”, nel senso che per Italia Nostra il giardino è tutta Italia. Resta il fatto che condivido quanto detto. Negli anni, il Piemonte è stato sotto attacco, sotto attacco non solo con quelle che sono improprie localizzazioni (pensiamo, appunto, al discorso Saluggia, alla zona di Trino, eccetera), ma proprio per le potenzialitĂ edificatorie che sono sempre state poco contenute e che in questo momento rischiamo che vengano accelerate proprio nella logica d’incentivare l’edilizia.
Non è questo il discorso a mio avviso che puĂ² fare premio anche all’economia. La nostra economia è anche un’economia del bello, della qualitĂ paesaggistica. Pensiamo ai siti UNESCO. Uno degli ambiti individuati, ad esempio Carmagnola, è in prossimitĂ di siti UNESCO. Un impianto del genere andrebbe a ledere un discorso di qualitĂ ambientale. Ma non voglio richiamare il caso singolo, perchĂ© questi casi andranno bene analizzati e mi fa molto piacere sapere che ci sarĂ un domani di consultazioni.
Condivido assolutamente l’intervento del dottor Moncalvo di Coldiretti Piemonte per quanto riguarda il discorso dei tempi stretti per le consultazioni, perchĂ© così non c’è lo spazio temporale per un approfondimento e una consultazione allargata. Consideriamo, ad esempio, i tempi stretti in cui le Sovrintendenze sono chiamate molto spesso a esprimersi per quanto riguarda la stessa applicazione del Piano paesaggistico. Vediamo come il discorso della deroga diventi regola, vediamo come il discorso di lasciare campo all’intervento privato (che va benissimo, peraltro) diventi dominante, ma sappiamo che l’intervento privato dev’essere sempre guidato, connesso e funzionale al bene pubblico.
Faccio un ultimo passaggio dicendo che abbiamo fatto le nostre osservazioni sulla legge regionale pro COVID e adesso ci apprestiamo a farle sulla legge 123; osservazioni che riprendono in grandi linee queste finalitĂ , purtroppo espansionistiche, d’interventi sul nostro territorio.
Volevo ancora dire alcune cose per quanto riguarda Trino. Avete senz’altro letto quanto la stampa riportava di come il Sindaco di Trino abbia visto il “massacro” di Saluggia, visto il discorso delle interferenze in acqua, di cui prima parlava la referente di ARPA. Il Sindaco di Trino si è detto disponibile a dare il proprio territorio per avere lì l’insediamento del deposito nazionale del Parco tecnologico. Si tratta indubbiamente di una boutade, perchĂ© è infattibile.
Lo stesso Trino in questo momento vede ENEL Produzione, ENEL che era stato nel 1999 incaricata dello smantellamento dei siti dell’ex nucleare. Lì abbiamo l’ex sito del nucleare ENEL e adesso arriva questo progetto di centrale a gas e poi di ampliamento del fotovoltaico, che a dire così sembrano tutte belle cose, ma che vanno di nuovo a interferire su un territorio che ha una valenza produttiva di prima qualitĂ , ma che gli stessi gestori del territorio, a fronte di migliori business, rischiano di dismettere e compromettere.
Il patrimonio agricolo e le valenze paesaggistiche sono un’eccellenza del Piemonte, ma rischiamo che vadano perdute.
Mi taccio e ringrazio molto di quest’opportunitĂ . Noi ci saremo, ci sarĂ la nostra Presidente nazionale, ma, soprattutto, vi chiedo veramente attenzione per tutti i valori del nostro territorio. L'Italia non è come la Francia, non è come la Germania e non è come tanti altri Paesi.
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