MEISINO: LA RISPOSTA DELL'ASSESSORE
Torino, 8 aprile 2025
Gentile associazione Italia Nostra Piemonte,
pur condividendo il lodevole proposito di tutela e salvaguardia del patrimonio
naturalistico che muove le vostre comunicazioni, riteniamo che il vostro
comunicato stampa relativo alla riqualificazione del Parco del Meisino
restituisca una rappresentazione parziale della realtà del progetto,
contribuendo ad alimentare una narrazione che non rispecchia le sue finalità
di dare una nuova vocazione al parco per promuovere l’inclusione attraverso
la cultura della pratica sportiva intesa come benessere e movimento all’aria
aperta, recuperando un'area abbandonata e fortemente degradata presente
all'interno del parco, quella della Cascina Malpensata e dell’ex galoppatoio
militare. Un recupero che non viene minimamente menzionato nel vostro
testo, nonostante cubi circa il 40% dell’importo complessivo dei lavori e
restituisca, dopo molti anni di chiusura, un edificio liberato dall’amianto che
verrà fruito da associazioni tanto sportive che ambientali.
Le strutture sportive posizionate nel parco, inoltre, saranno a basso impatto
ambientale, amovibili, per permettere alle scolaresche e a tutta la
cittadinanza di praticare attività sportiva all’aria aperta gratuitamente.
Il Centro diventerà un punto di riferimento per la sensibilizzazione ecologica
e la promozione dell’attività sportiva outdoor.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di una passerella ciclo-pedonale
che renderà fruibile il parco anche alle persone con disabilità o con mobilità
ridotta. Oggi è infatti diviso in due parti da un’arteria stradale ad alto
scorrimento e non è una configurazione ideale in un’ottica di inclusione
sociale. La realizzazione di una passerella ciclopedonale, peraltro, era già
prevista nel disegno originario del Parco del Meisino, risalente agli anni ’90,
ma all'epoca non venne realizzata per mancanza di fondi.
Il progetto presta grande attenzione al rispetto e alla cura dell'ambiente
naturale del Parco. Gli enti preposti, in primis l’Ente Parco del Po, hanno dato
parere favorevole all’intervento avendo recepito tutte le osservazioni emerse
in fase di approvazione. Grazie al continuo confronto tra gli uffici della Città
e le associazioni che hanno inteso partecipare al percorso è stato definito
inoltre un programma di gestione del Parco che andrà a tutelare la natura e
la biodiversità in misura maggiore rispetto a quanto avviene oggi.
Nessun intervento - vogliamo sottolinearlo - comporterà un consumo di suolo
aggiuntivo, così come l’accesso al Parco è previsto unicamente a piedi o in
bicicletta, non prevedendo la realizzazione di alcun posto auto.
Vogliamo inoltre evidenziare le importanti revisioni che sono state apportate
al progetto, proprio nell’ottica di renderlo il meno possibile impattante rispetto
all’ambiente del Parco, pur preservandone la funzione didattica e di
promozione sportiva. Modifiche frutto anche di un confronto con i cittadini e
con la consulta per l’ambiente. In particolare, è stata rilocalizzata la pista di
Pump Track e Skill Bike Park, proprio nell’ottica di minimizzare la perdita di
alberi, ed è stato eliminato l’intervento previsto all’interno dell’area umida,
che prevedeva la realizzazione di una pedana sopraelevata concepita per
scopi didattici e con un minimo impatto sull’ambiente.
Passando al tema degli alberi, ci preme sottolineare come ad oggi siano stati
abbattuti 53 esemplari (7 perché a grave rischio caduta), con un approccio
dunque ampiamente cautelativo e attento alla preesistenze vegetali del
parco. Il numero di esemplari messi a dimora grazie al progetto sarà invece
di 1800 (di cui 517 di esemplari arborei “a pronto effetto”) con un saldo
arboreo indiscutibilmente positivo e nuove specie autoctone selezionate con
cura e attenzione, in grado di portare un contributo alla biodiversità del parco,
ad adattarsi ai cambiamenti climatici e a ben integrarsi con l’ecosistema
naturale del Meisino.
A conclusione, vorremmo infine evidenziare restando a disposizione per
ulteriori approfondimenti e confronti, come la Città di Torino stia investendo
molto sulle politiche di salvaguardia e incremento del proprio patrimonio
verde, basti ricordare è una delle città più verdi d’Italia, con circa 180mila
alberi presenti in città (a cui si aggiungono i 160mila alberi dei boschi collinari)
e con un incremento in 10 anni di ben 65 mila unità. Interventi in ottica di
mitigazione ai cambiamenti climatici che stanno guidando da anni la
progettazione del verde e dei parchi della città, come il progetto Pnrr sul
Valentino, il parco storico della città, che prevede la pedonalizzazione
completa dei viali, 600 nuovi alberi, la rimozione di 65mila mq di asfalto con
pavimentazione drenante e oltre 21mila mq di nuova superficie a prato.
L’assessore al Verde
Francesco Tresso
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