Il tentativo di contrastare alcune modifiche al piano regolatore di Cuneo che una variante aveva approvato, non ha avuto buon esito. Al momento possiamo solo pubblicare questa notizia ricavata dai media, mentre tra alcuni giorni potremo fornire dettagli più ampi e precisi. Rimane, per ora, il rammarico per la battuta di arresto che le associazioni ambientaliste hanno subito, confermandosi le difficoltà che , sempre più, risultano evidenti nei tentativi di contrastare sul piano giudiziario, le decisioni delle amministrazioni locali.
Cuneo, il TAR rigetta ricorso degli ambientalisti: infondate le contestazioni sul polo sportivo all'ex Auchan
Si tratta però di una delle 51 modifiche
presenti nella variante parziale 31: ritenuto conforme anche il consumo
di suolo. Serale: "Si sblocca finalmente una situazione che teneva in
stallo cittadini e imprese"

Il TAR rifiuta ufficialmente il ricorso presentato da Pro Natura, Legambiente e Italia Nostra
sulla variante parziale 31 del Comune di Cuneo: la notizia è arrivata
negli scorsi giorni, ripresa poi da un comunicato stampa dell’ente
cittadino, secondo il quale il tribunale amministrativo abbia ritenuto “infondati tutti i sei elementi che le associazioni contestavano all’amministrazione comunale”.
Nessun elemento d'irragionevolezza. E scarso consumo di suolo
“Dall’esame degli atti impugnati non emergono elementi che lascino
intravedere palese irragionevolezza, illogicità, macroscopico
travisamento dei fatti relativamente alla valutazione sulla assenza di
significativi impatti sull’ambiente della variante parziale approvata
nonché nella motivazione di non assoggettarla a valutazione ambientale
strategica (VAS)” si legge ancora nelle ragioni comunicate dal TAR
in merito al responso. È stata riconosciuta, anche, la mancanza di
violazioni dell’iter procedurale della legge regionale su varianti e
revisioni al Piano Regolatore. In merito al consumo di suolo, poi, il
TAR definisce gli incrementi complessivi previsti come “modesti e rientranti nei parametri consentiti nel quinquennio di pianificazione”.
“Questa
sentenza sblocca finalmente una situazione che teneva in stallo
cittadini e imprese e rende operativa una variante del Piano regolatore
importante. E conferma anche che gli uffici comunali preposti hanno
svolto il loro lavoro con competenza e precisione” ha commentato il vicesindaco Luca Serale.
I gruppi ambientalisti sono stati condannati al pagamento delle spese di lite.
51 modifiche tra cui il polo sportivo all'ex Auchan
La variante parziale 31 è stata una delle più discusse in seno
all’amministrazione comunale e, allo stesso tempo, una delle più
corpose: comprende infatti ben 51 modifiche tra cui quelle relative
all’area ‘ex Enel’ di corso Francia e quella riguardante la zona
adiacente al centro commerciale ‘Grande Cuneo’. È stata approvata dal
consiglio comunale lo scorso febbraio.
Quest’ultimo progetto –
presentato dalla proprietà dell’area di 76.000 metri quadrati presente
tra via Margarita, via Savona e via Cappa, ovvero la Nhood (ex Ceetrus) –
presuppone la realizzazione di un’area commerciale di 12.800 metri
quadri e un centro sportivo con strutture annesse, per un costo di circa
30.000.000 di euro.
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